Dopo il fantastico tormentone 'Sei orvietano se...', che tuttavia merita qualche aggiornamento (invito tutti a postare fra i commenti le modifiche o aggiunte), ecchive una new entry nella top ten della rupe: sulla musica di 'Attenti al Lupo' di Lucio Dalla... 'ATTENTI AL VARCO' !!
In un paesino piccolo così
con tanti residenti preoccupati
ci sta un parcheggio piccolo così
e due turisti se lo sono accaparrati
e i residenti so belli che fregati..
L’amministrazione allora fa così
i varchi vengono installati
e le telecamere sono già qui
da oggi siamo tutti quanti controllati
anche i piccioni si sentono spiati..
Amore mio non devi stare in pena
Tornerò forse per cena
se mi lasciano passare
Guarda come son tranquillo io
Mi son messo a chiacchierare
con Nerone e anche co’ Pio
Aspettando cha apra il varco
Attenti al varco, attenti al varco…
Living togheter, living togheter
Me so fatto fa il permesso
Come ha fatto anche ‘l mi zio
che credevi fossi fesso?
Anche se poi, me spia pure la Nasa
Che me ne frega, io parcheggio sotto casa
Com' era bello fa il giro d’Orvieto
Senza telecamera e senza divieto
I vicoletti presi contromano
Mo pe annà al Domo tocca fa il giro da Porano
Pe piazza Cahen se passa da Sugano
Amore mio non devi stare in pena
Però butta via la cena
Non mi lasciano passare
Me so rassegnato pure io
Magnerò un pezzo de pizza
Ho invitato anche Pio
Aspettando che apra il varco
attenti al varco, attenti al varco…
Living togheter, Living togheter
Idea e Testi F.S. e N.M.
12 commenti:
Ho proprio ora finito di elogiare il vostro bel Duomo in un post!
Proporrò ufficialmente Nicola per l'assessorato alla cultura orvietana. Diego
E la canzone sarebbe pure caruccia, gajarda, l'idea è bona vojo dì....ma certo si l'avessivo scritta tutta quanta 'n dialetto c'era da ride pe davero, ma de gusto poe!!!comunque brave, l'ete scritta ganza...
Brave !
sei orvietano se:
dal macellaio ai sentito:
vorrebbe du fettine !
quatè?
nguastiscele care che so!
ma so tenere armeno?
si so toste vell'ariporto mala padella .
sei orvietano se
ai comprato almeno una volta il pierrot nel cono con il fischietto e il filo di ferro, dall'omino che appariva come per miracolo il giorno della palombella e che simpaticamente chiamavamo
pa papa pa papa................
sei orvietano se
sai qual'e la salita del riorso.
sai che disse l'poro stoppano
(io co la mi licenzia so alposto).
ai sentito dire
jhu mi li dietro al paiaro.
ti hanno detto mai cosa disse il poro nanni ai ragazzi che parlavano di politica
(ma che tallellere che tallellere,du popazze e campanile a lolla)
storie della cava
il marito sornione, appollaiato sul solo picozzo della sedia, causa da pendenza della piazza e spalle appoggiate al crespo tufo,
sigaro tozzo e semispento in bocca, con l'angolo dell'ombra che lo nascondeva fino al piede, tentava di appennicarsi, quando d'un tratto uno scalpitio si fa sempre più insistente.
o ba o ba
che voe
o ba ho visto la mi mamma ma l'etto col postino
ma si sicuro?
si si l'o visto bene ba
il padre riflettendo con quel pezzetto di sigaro rimasto esclamo
che stommico!
storie di tufo
s'era con il tempo creata quella conoscenza e amicizia fra il canonico del duomo e il signor casini tant'è che al classico buongiorno sign casini, buon giorno sign. canonico, veniva abbreviato in
giorno sor casi
giorno sor cano
sei di orvieto se
sai qual è il salto dell'livio
sei orvietano se
almeno una volta, aprendo la portiera della macchina, che causa la poca manutenzione scricchiola, ti sei sentito dire-
(gnaugnello cocco)
STORIE DI TUFO
NELLA VITA CUOTIDIANA DELLA VECCHIA RUPE, DA SEMPRE COME OGGI, I BAMBINI FACEVAVO I CAPRICCI.
E ALLORA LA ATAVICA MAMMA ESODI CHAMANDO PER NOME IL FIGLIO-
BEDISCE RICO CHE TE COMPRO L'ORGOLETTO-
(UBBIDISCI ENRICO CHE TI COMPRO L'ARMONICA)
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